Avrei potuto fare con la stessa passione l’insegnante di filosofia, l’illustratrice, o il medico. Oppure l’archeologa, la ballerina, o la biologa. Se potessi scegliere, vivrei la mia vita attraverso quella degli altri, passando la giornata a leggere romanzi.
Invece non faccio nulla di tutto ciò: numerose disgiunzioni di possibilità mi hanno portato a studiare comunicazione e semiotica, e poi le ICT; per cui non mi resta che continuare a esplorare quell’organismo stratificato e in evoluzione dove tutto si mescola e si trasforma: la società.
Sono fatta per osservare le cose dall’alto, collegare puntini, e vederci nuove forme in prospettiva. Sto ancora cercando una sintesi sostenibile tra il mio lato umanistico, artistico, e scientifico.
Adoro ridare nuova vita agli oggetti, siano essi vestiti (vintage), mobili (di solito recuperati dal cassonetto) o “cose”, da ricombinare in nuove funzioni e usi.